Angel Maria Villar, governante di lungo corso nel calcio europeo, rinuncia alle cariche nelle organizzazioni continentale e mondiale

Parafrasando un famoso adagio: “Platini è stato destituito, Blatter si è dimesso e nemmeno io mi sento tanto bene“. Potrebbe dirlo Angel Maria Villar, recentemente arrestato – il 18 luglio – con il figlio Gorka, il vice-presidente della federazione spagnola Padron e il segretario Hernandez Bassou. Le accuse non sono poche: corruzione, appropriazione indebita, falsificazione di documenti. Al suo posto – occupato da 29 anni! – la Rfef ha nominato Juan Luis Larrea ad interim. Al tempo stesso, come ricorda “La Gazzetta dello Sport”, Villar ha lasciato i suoi posti da vice-presidente sia all’Uefa (lo era dal ’92!) che alla Fifa (dal 2000!). Un lungo corso che si chiude: il presidente Uefa Ceferin ha ringraziato il dirigente spagnolo per i suoi servigi, mentre la Fifa non si è ancora sbottonata in una dichiarazione. Ex giocatore dell’Athletic Bilbao, Villar ha anche pensato di candidarsi alla presidenza Uefa dopo l’addio di Platini: rinunciò perché senza sostegno. A posteriori, la massima organizzazione europea ha evitato un altro scandalo.