2017
Retroscena Juve: Bonucci aveva chiesto la fascia da capitano, ma lo spogliatoio ha detto no
Sulla cessione di Bonucci spunta un retroscena clamoroso: già qualche mese fa il giocatore aveva chiesto di diventare il capitano della Juve, ma spogliatoio e società hanno preferito dire no
Che i rapporti fra la Juve e Leonardo Bonucci non fossero più idilliaci da qualche mese non ci sono mai stati dubbi. Quella lite con Allegri contro il Palermo e la conseguente tribuna di Oporto hanno esacerbato una situazione che era destinata a vivere una svolta, in un senso o nell’altro. La notte di Cardiff e la delusione della finale di Champions League persa contro il Real Madrid hanno fatto vacillare la Juve anche sul futuro di Allegri, prima di una sterzata decisa a favore dell’allenatore. E, di conseguenza, contro Bonucci, il grande nemico di un tecnico che non ha mai amato e forse nemmeno stimato professionalmente.
Bonucci poteva diventare capitano della Juve, ma…
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— Milan Eye (@MilanEye) July 14, 2017
Il difensore non ha preso bene il rinnovo di contratto di Allegri, interpretato come una mossa della società per metterlo spalle al muro. E per evitare una frattura che stava per diventare inevitabile Bonucci, secondo l’indiscrezione di Tuttosport, avrebbe chiesto ad Agnelli, Marotta e Paratici di dargli la possibilità di diventare il nuovo capitano della Juve. A scapito anche di Gigi Buffon, che con l’arrivo di Szczesny potrebbe anche ritrovarsi a giocare la metà delle gare che ha sempre disputato. Ma la dirigenza bianconera avrebbe rifiutato la proposta di Bonucci, non più gradito a buona parte dello spogliatoio.
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In particolare la mossa del club è stata orientata alla tutela di un patrimonio tecnico come Paulo Dybala, fresco di rinnovo e adeguamento contrattuale che lo faranno diventare il simbolo della Juve del presente e del futuro. La presunta lite a Cardiff fra Dybala e Bonucci avrebbe compromesso il legame fra i due giocatori e allora i bianconeri hanno preferito appoggiare la Joya e scaricare Bonucci. Cedendolo al Milan, anche a costo di rinunciare ai 30 milioni in più che il Chelsea avrebbe potuto offrire. E rendendolo, in questa maniera, il “colpevole” di un tradimento che buona parte dei tifosi della Juve farà fatica a digerire.