La crisi della Fiorentina è sempre più evidente, complici la scelta di mettere in vendita la società e un mercato poco esaltante

La storia della squadra di Firenze è costellata di up and down che, prepotentemente, ritornano a caratterizzare i pensieri gigliati. Mai come in queste ultime settimane la crisi della Fiorentina è entrata nella sua fase acuta, Giancarlo Antognoni, dal ritiro di Moena, però, ha cercato di tranquillizzare gli animi: «Tutti attendiamo i prossimi eventi. I calciatori presenti in ritiro stanno cercando di dare il 100%, anche se, al momento, ci sono tanti giovani e il gruppo degli uruguayani. Pioli? L’ho visto sereno. Posso dire che cercheremo di costruire una Fiorentina competitiva, però non so dire dove arriveremo. Sono andati via calciatori importanti e qualcun altro potrebbe fare altrettanto, ma c’è la volontà di sostituirli al meglio per restare nella parte alta della classifica. Stiamo ringiovanendo la rosa: ci sono stati gli addii di Josip Ilicic, Borja Valero e Gonzalo Rodriguez, sostituirli non sarà semplice ma, con pazienza, i risultati arriveranno. Bernardeschi? Se dovesse andare via, avremmo qualche difficoltà. Ora vedremo. Bandiere nel calcio? Difficile che, nel calcio moderno, un calciatore resti per tanti anni nella stessa squadra. La colpa è, però, da attribuire sempre al 50%».