Raiola e la commissione per il rinnovo di Donnarumma: quanto ci ha guadagnato? Il Milan dovrebbe aver evitato una grossa perdita di denaro. Occhio però: dietro al rinnovo può esserci un accordo segreto

Adesso che il rinnovo di Gigi Donnarumma col Milan sta finalmente per diventare realtà dopo una vicenda ai limiti della realtà, tutto dovrebbe normalizzarsi. Resta solo un dubbio: quanto ci ha guadagnato il suo procuratore Mino Raiola? Molto, secondo molti, visto che l’agente italo-olandese non è solito lesinare sulle proprie commissioni. Anzi, proprio su questo punto, con il Milan aveva ingaggiato una battaglia. Poco secondo altri, che vedono i rossoneri come i veri vincitori della battaglia. Probabilmente la verità sta nel mezzo. Come riportato da molti organi di informazione, infatti, è vero che Raiola avrebbe rinunciato (o il Milan gli avrebbe fatto rinunciare, per meglio dire) ad una super-commissione. Dietro però potrebbe esserci altro. Per esempio, l’agente potrebbe avere imposto ai rossoneri un patto molto simile a quello imposto alla Juventus per Paul Pogba.

Ciò che pare certo è che i rapporti tra Milan e Raiola siano tesi. Pare perfino che i rossoneri abbiano chiesto alla famiglia di Donnarumma di farsi garante per la trattativa del rinnovo (le ultime: Calciomercato Milan, così i rossoneri hanno escluso Raiola).

Raiola e il rinnovo di Donnarumma: ecco la commissione

Di regola Mino dovrebbe guadagnare dal rinnovo di Donnarumma il canonico 5% riservato in genere ai normali procuratori (lui ne chiede almeno il 10) sul valore dell’accordo. In questo caso il valore sarebbe proporzionato all’ingaggio annuale del giocatore. Donnarumma guadagnerà circa 6 milioni di euro l’anno. Dunque il Milan dovrebbe versare meno di mezzo milione a Raiola (ma non è escluso che sia poi il portiere a versare un’altra parte dei suoi guadagni all’agente). Ci sarebbe poi un’altra piccola percentuale anche per il milione di euro che guadagnerà Antonio Donnarumma, forse poche migliaia di euro. Occhio però ai colpi di scena. Raiola potrebbe aver chiesto al Milan di tenere per sé una cospicua parte dei ricavati di una futura rivendita di Donnarumma. Proprio come accaduto con la Juve all’epoca della cessione di Pogba al Manchester United.

Sulla vicenda, non a caso, ora indaga la FIFA. Potrebbe trattarsi di un TPO mascherato: Raiola deterrebbe cioè una parte dei cartellini dei suoi giocatori, pur non ufficiosamente.