Milan: inevitabile il paragone sul modo di calciare le punizioni fra Calhanoglu e Pirlo. Due maniere diverse per far male dalla lunga distanza: ecco i gol più belli

Quello di oggi è stato il grande giorno di Hakan Calhanoglu. Il forte centrocampista del Bayer Leverkusen è sbarcato a Milano ed è diventato a tutti gli effetti un nuovo giocatore di un Milan che si conferma sempre più ambizioso. Calhanoglu è la vera punta di diamante del mercato rossonero, visto che era stato inseguito da parecchi mesi da tutti i migliori club al mondo. E ora il giocatore turco è sbarcato in Italia, grazie ad una trattativa magistralmente condotta dal tandem Fassone-Mirabelli, bravi a regalare a Montella uno dei talenti più cristallini del calcio mondiale.

Calhanoglu ha nel Dna una straordinaria caratteristica: è un cecchino infallibile su calcio di punizione. In Germania hanno sempre visto con ammirazione le giocate del trequartista, che quando si ritrova la palla nella sua zolla preferita diventa letale da ogni angolazione. Ora i tifosi del Milan possono sognare, come ai tempi di Andrea Pirlo, uno che di calci di punizione se ne intende.

Milan: le punizioni più belle di Hakan Calhanoglu

Calhanoglu è veramente impressionante da fermo. Negli ultimi tre campionati il turco è riuscito a mettere a segno ben 7 reti (il Milan, su punizione, nello stesso periodo considerato ne ha fatti meno di lui), colpendo in diverse maniere. Per certi aspetti ricorda Juninho Pernambucano, ex fuoriclasse del Lione, ma in dote ha anche la particolarità di colpire i portieri sul loro palo. Beffandoli con una rincorsa molto particolare, visto che si posiziona perfettamente laterale e non frontale rispetto al pallone. Meraviglioso il suo gol dai 40 metri al Borussia Dortmund, quando vestiva la maglia dell’Amburgo: ancora adesso Weidenfeller, portiere dei gialloneri, fatica a capacitarsi di quel gol subito nell’ormai lontano 2014.

Milan: le punizioni più belle di Andrea Pirlo

Andrea Pirlo non ha certo bisogno di presentazioni. Nella sua avventura con la maglia del Milan, dal 2001 al 2011, ha fatto impazzire San Siro con intuizioni da fuoriclasse assoluto. Anche su punizioni: è celeberrima la sua “maledetta”, una traiettoria resa tale da alluce, indice e medio che colpiscono di interno collo il pallone. Pallone che prende una direzione inaspettata per il portiere, che non riesce a compiere la parata con semplicità nemmeno partendo con qualche frazione di secondo di anticipo. E con il suo modo di calciare Pirlo è riuscito a mietere vittime illustri: con il Milan, con la Juve e in Nazionale ha fatto danni dappertutto, diventando uno degli specialisti più apprezzati al mondo dei calci piazzati.

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