2017
Lega Pro, Cosenza felice come una “Pasqua”. I Play Off sono una chimera per il Catania
Un irriconoscibile Catania crolla sotto i colpi di un Cosenza decisamente superiore rispetto alla squadra di Pulvirenti. La sconfitta dei rossazzurri scatena la protesta del pubblico locale che sente svanire anche l’obiettivo minimo della qualificazione ai Play Off. La sconfitta porta i siciliani a due lunghezze di distanza dall’undicesimo posto. Grandiosa prova della squadra di De Angelis che mette in ginocchio gli avversari con una prestazione sublime e senza sbavature. La vittoria dei silani equivale a mettere in cassaforte la qualificazione alla batteria dei Play Off.
Un Cosenza in versione “grande” si presenta al Massimino e riesce a cancellare la sconfitta interna contro il Siracusa ottenendo una vittoria senza appelli. La squadra di De Angelis gioca letteralmente sul velluto contro un Catania praticamente inesistente ed incapace di reagire alla superiorità degli ospiti. Ai calabresi basta un tempo per mettere in archivio la pratica etnea, grazie alle reti di Letizia e Statella. Il Catania dura appena 13 minuti, il tempo di andare sotto, dopodichè sparisce letteralmente dal campo. Il successo dei rossoblù porta i calabresi al quinto posto, grazie al contestuale stop della Virtus Francavilla. L’ennesimo stop del Catania costringe i siciliani a vedere allontanarsi la qualificazione Play Off, ora lontana due lunghezze, ma con una condizione così deficitaria appare impensabile raggiunge tale obiettivo.
FORMAZIONI IN CAMPO – Il Catania prova a dare continuità ai risultati dopo il successo contro la Virtus Francavilla e il pari contro la Vibonese, ma per farlo il tecnico etneo Pulvirenti deve fare la conta dei disponibili, date la assenze dei lungodegenti Bergamelli, Baldanzeddu e Biagianti, oltre che di Di Cecco, Fornito. Stringe i denti Parisi, che scende in capo regolarmente, ma con un tutore al braccio dopo l’infortunio capitato a Vibo Valentia. Solo panchina per Pozzebon non al meglio. Formazione prevista per il Catania, salvo la novità Tavares come terminale offensivo. Il Cosenza, dopo la sconfitta inattesa contro il Siracusa, deve mettere in carnet punti importanti per tenere a bada le inseguitrici alla lotta Play Off. De Angelis deve rinunciare a Blondett e Mungo, ma anche Caccetta non è al meglio e parte dalla panchina. I “lupacchiotti della Sila” si presentano con un 4-3-3 con Pinna al centro della difesa, mentre in mediana c’è Calamai. In avanti, tridente formato da Letizia, D’Orazio e Baclet. Parte dalla panchina Mendicino.
GARA VISPA MA I LUPI AZZANNANO – In un Massimino desolatamente spoglio di tifosi sugli spalti, per la pretesta dei supporters rossazzurri, le due squadre scendono in campo sapendo già i risultati delle “altre”, in una giornata dove le sorprese non sono mancate. La gara parte su ritmi gradevoli, con entrambe le formazioni che provano a fare la partita. Dopo un tentativo non particolarmente pericoloso di Di Grazia, si affaccia anche il Cosenza dalle parti di Pisseri con Letizia e D’Anna, ma la difesa etnea fa buona guardia. Al 12’ i padroni di casa reclamano un rigore per fallo su Di Grazia, ma l’arbitro Panarese non vede gli estremi per il penalty. Sul capovolgimenti immediato di fronte, il Cosenza passa: dalla destra Statella crossa al centro, Bucolo liscia l‘intervento e la palla termina a D’Anna che di prima intensione tira ma Pisseri respinge sui piedi di Letizia che da pochi passi fa secco il portiere etneo.
COSENZA MARZIANO, IL CATANIA E’ ASSENTE – La rete subita disorienta il Catania che rischia di prendere il bis, ma il tiro di Statella dalla distanza termina alto sulla traversa. La gara s’infiamma ulteriormente negli animi e i rossoblu vanno ancora vicini al raddoppio al 20’ con Corsi, ma è provvidenziale l’intervento di Di Grazia in corner. I padroni di casa crollano vistosamente, anche se alla mezzora Tedeschi rischia la clamorosa autorete sul cross di Russutto, con Perina che mette una pezza. Il pubblico di casa pizzica con cori di malcontento la squadra etnea, incapace di rendersi pericolosa, salvo con proteste verso l’arbitro per un rigore non concesso al 36’ per presunto fallo su Russotto. Ma il Cosenza è decisamente superiore ai siciliani e dopo un gol annullato a Letizia per fuorigioco al 42’ affondano il colpo: clamoroso errore d’appoggio di Marchese che libera Statella nella corsa, l’attaccante rossoblu dopo un velocissimo contropiede calcia un potente diagonale che fa secco Pisseri per la seconda volta. Tra i fischi e la rabbia del pubblico locale finisce il primo tempo con gli ospiti meritatamente avanti per 2-0.
NESSUNA VARIAZIONE SUL TEMA – Nessun cambio nella ripresa per entrambe le formazioni che vanno avanti con il medesimo scacchiere tattico. Tra le continue proteste del pubblico, il Catania prova a sollevare la testa e all’avvio Russotto prova rimettere in corsa i rossazzurri, ma il tiro benchè insidioso non impensierisce Perina. Dopo appena 5 minuti, Pulvirenti cambia idea e mette dentro Pozzebon e Barisic e toglie dal campo Mazzarani e Tavares. I locali provano a far salire d’intensità il match, ma il buco lasciato al centro della linea mediana etnea favorisce le ripartenze dei calabresi. L’innesto dei due calciatori non sortisce gli effetti sperati ed il Cosenza riesce ad amministrare la gara senza patemi.
FINALE DI CONTENIMENTO E FISCHI – La squadra di De Angelis sembra avere più birra, nonché voglia di vincere, tanto che al 57’ viene sfiorata per gli ospiti la terza marcatura con Calamai, ma il tiro di destro al volo, dopo un batti e ribatti in area, si spegne alto sul fondo. Timida reazione dei rossazzurri al 66’ con Di Grazia che trova nella verticale Russotto, ma il tiro del numero 10 viene deviato in corner. Al 72’ il neo entrato Di Stefano, alla sua presenza in prima squadra, con personalità prova il tiro dalla distanza, ma la sfera sorvola la traversa. La ripresa vive di veloci folate e improvvisi rallentamenti, anche perché la formazione di De Angelis contiene con molta attenzione e riparte con dovizia di costruzione, mentre il Catania prova a sprintare affidandosi prevalentemente alla velocità di Di Grazia e Russotto. Nel finale, i padroni di casa perdono per infortunio anche Gil , con il brasiliano che stringe i denti per un po’, poi deve dare forfait lasciando in dieci i compagni. I minuti conclusivi sono solo d’accademia (anche se Pozzebon sfiora il gol della bandiera) e dopo i minuti di recupero il Cosenza può festeggiare la vittoria, mentre il Catania incassa una bordata di fischi più che meritata.
TABELLINO
CATANIA-COSENZA 0-2
MARCATORI: 13’ Letizia (CS), 42’ Statella (CS).
CATANIA (4-3-3): Pisseri; Parisi, Gil, Marchese, Djordjevic; Bucolo, Scoppa (68’ Di Stefano), Mazzarani (50’ Barisic); Russotto, Tavares (50’ Pozzebon), Di Grazia. A disposizione: Martinez, De Rossi, Manneh, Mbodj, Piermarteri, Maccioni, Rizzo, Rizzo. All. Pulvirenti.
COSENZA (4-3-3): Perina; Corsi, Tedeschi, Pinna, D’Anna (79’ Caccetta); Ranieri, Calamai, Statella; Letizia (91′ Capece), D’Orazio, Baclet (68’ Mendicino). A disposizione: Saracco, Meroni, Madrigali, Criaco, Cavallaro. All. De Angelis.
ARBITRO: Panarese di Lecce.
AMMONITI: Djordjevic (CT), Perina (CS).