2017
Benvenuti nel fantastico mondo di TaRE: ecco la ragnatela invisibile del ds
Tare, il bistrattato ds della Lazio, alla fine ha (quasi) sempre ragione. Ecco i segreti del direttore sportivo albanese tra zero osservatori e scouting
Nella Lazio di Simone Inzaghi, di Immobile o di Milinkovic-Savic, che vince e convince, c’è un altro grande merito da attribuire e che probabilmente farà ricredere anche i più scettici: bisogna dare grande merito per l’ottima stagione dei biancocelesti, quarta forza del campionato e in finale di Coppa Italia, anche a chi ha costruito questa squadra, ovvero Igli Tare. Il direttore sportivo della Lazio non ha speso più di 10 milioni di euro per un singolo giocatore e in questa stagione ha acquistato Immobile, Wallace, Bastos, Lukaku oltre a Vargic, Leitner (già ceduto) e Luis Alberto. I primi 4 sono elementi valorizzati da Simone Inzaghi. Tare ha speso 88,6 milioni di euro per costruire l’attuale rosa che ora vale già 236,5 milioni di euro. Un lavoro certosino per il direttore sportivo che non si avvale di alcun osservatore: a libro paga della Lazio infatti non risulta alcun collaboratore del ds. Tare, criticato soprattutto nei suoi primi anni, si è preso una bella rivincita sui suoi detrattori.
IL LAVORO DI TARE – Il ds studia i giocatori dai 12 ai 24 mesi, prima di avviare una trattativa e chiede massima riservatezza ai suoi interlocutori. Tare non ha alcun canale privilegiato con i ‘classici’ direttori sportivi italiani ma si affida spesso e volentieri ad agenti sconosciuti. Il ds fa della riservatezza uno dei suoi punti di forza: de Vrij, prima del Mondiale e prima dell’approdo alla Lazio, era già stato a Formello e all’Olimpico e nessuno lo ha saputo prima della firma, Milinkovic-Savic era già stato adocchiato in Primavera, la trattativa per Felipe Anderson durò 20 giorni! Il ds sfrutta le sue conoscenze e i rapporti allacciati da giocatore, osserva i calciatori sulle nuove piattaforme internet come ad esempio Wyscout o InStat Scout, vede calcio in tv, si concede degli approfondimenti notturni, a casa, una o due volte a settimana e si muove per trattare o per vedere dal vivo un giocatore solo quando è fermamente convinto della bontà dell’operazione. Benvenuti nel fantastico mondo di taRE! A riferirlo è “Il Corriere dello Sport“