2017
Pjaca rimandato a settembre: quanto lo aspetterà la Juventus?
Marko Pjaca è un predestinato o un flop? Il croato ha stentato fino a questo momento: quanto sarà disposta ad aspettarlo la Juventus?
Marko Pjaca, il re del dribbling, abituato a dribblare problemi ed avversari, rischia di incartarsi con i propri ‘piedi’. Il giocatore croato ha fatto innamorare gli amanti del bel calcio al Mondiale estivo (solo Hazard e Bale hanno avuto una media di dribbling riusciti migliore della sua), scatenando una vera e propria asta con Juventus e Milan tra le principali antagoniste. Alla fine l’ha spuntata la Juve ma come rivelato dal ds rossonero Maiorino, il club di Berlusconi è stato veramente a un passo dall’acquisto di MP. Il giocatore è arrivato a Torino per una cifra importante (23 milioni di euro pagabili in due esercizi) ma non ha ancora fatto vedere tutte le sue qualità. Allegri lo ha elogiato più e più volte in conferenza stampa ma non ha usato solo la carota. Nell’ultimo periodo l’allenatore bianconero sta adoperando soprattutto l’arma del bastone perché ha capito che c’è del potenziale inespresso: «Pjaca deve crescere, deve cambiare. Viene da un campionato in cui c’era poca intensità e qualità. Lui era il più forte e gli bastava fare la fase offensiva. In Italia tutto è diverso, ci vuole anche fisicità». Un po’ come a scuola: potrebbe dare di più ma non si impegna…
Marko Pjaca vs Porto (Home) UCL 03/14/2017: https://t.co/x3dfgq04ky via @YouTube
— FootballGoal7 (@FootballGoal7) March 14, 2017
PREDESTINATO O FLOP: A PJACA SERVE UNA SVOLTA – C’è qualcosa che non va e se n’è accorto anche mister Allegri. Marko è un predestinato e tutti i suoi compagni lo hanno elogiato parlando di un giovane dalle grandi qualità ma in Italia non basta fare due ‘numeri incredibili‘ per dirla alla Piccinini per conquistare i tifosi. Occorrono spirito di sacrificio, forza, qualità e quantità. Pjaca ha bisogno di sprigionare il suo talento senza dimenticare i dettami tattici. «La potenza è nulla senza il controllo» recitava uno slogan pubblicitario di qualche anno fa. Uno slogan che si può tranquillamente parafrasare e adattare alla situazione di Pjaca: «Il talento è nulla senza il controllo». A Genova, contro la Sampdoria, il giocatore ha dialogato bene con i compagni ma si è preoccupato soprattutto a difendere. Ci vuole equilibrio. Il ragazzo è ancora giovane e questa non vuole essere assolutamente una bocciatura ma viste le premesse era lecito attendersi di più. Il giocatore della Juventus è sceso in campo 20 volte realizzando 1 gol, importante, nell’andata degli ottavi di finale con il Porto. Per essere un giocatore importante, un futuro fenomeno, un giocatore da Juve, occorre molto ma molto di più. Il tempo però è tutto dalla parte di Pjaca e per questo il croato, vista anche la giovane età, è stato rimandato a settembre.