2015
25 milioni e 5 gol: i numeri che inchiodano Iturbe
Roma Iturbe: non è andata. Storia di un fallimento: ci si lascia senza troppi rimpianti
La Roma, intesa come mondo Roma e dunque dalla proprietà al tifo passando per dirigenza, guida tecnica, squadra ed ambiente complessivo, non si aspettava certamente – al momento dell’oneroso acquisto di Juan Manuel Iturbe dal Verona per oltre 25 milioni di euro – di salutarlo dopo un anno e mezzo ed appena cinque gol all’attivo tra Serie A, Champions League e Coppa Italia.
STRAPPATO ALLA JUVENTUS – Non va dimenticato. La storia di Iturbe racconta come l’argentino fosse già destinato in quel di Torino con tanto di biglietto aereo prenotato: la Juventus con le mani salde su Iturbe prima del tentennamento causato dalla vicenda Conte e del repentino inserimento del direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, abile nel cambiare le carte in tavola e trovare ogni accordo necessario per portare il talento sudamericano a Trigoria. Il primo dei tre gol siglati da Iturbe nei due campionati giocati con la maglia della Roma arriva allo Juventus Stadium nel tanto discusso scontro diretto del recente torneo: alla fine vincerà la Juve, ma Iturbe si prende il mondo Roma elevandosi quasi a segno del destino.
LA STORIA NON CAMBIERA’ – In ragione di quanto appena asserito la Roma, sempre intesa come mondo Roma, ha aspettato lo sbocciare del prospetto di un potenziale fenomeno: forse anche più del dovuto (o forse no, dipende dai punti di vista sulla valutazione dei tempi di resa di un investimento), considerando le offerte – anche solo in prestito secco – piovute in estate per l’argentino. Nelle ultimissime battute della recente sessione estiva di calciomercato il ds Sabatini in primissima persona stoppò il passaggio al Genoa quando ormai mancavano soltanto le firme sulle carte: è la storia di Iturbe del resto, si decide tutto e il contrario di tutto quando l’opposto sembra già segnato. Non cambierà mai però neanche la storia sul campo: il mondo Roma aspetta i suoi gol, la sua svolta, ma i cinque timbri complessivi in un anno e mezzo fanno troppo rumore.
LA CESSIONE – Per non farci mancare nulla Iturbe, oramai indifendibile la sua posizione alla Roma per non procedere alla cessione, va prima al Watford (ma salterà tutto) e poi al Bournemouth che beffa la concorrenza nazionale e si garantisce le prestazioni dell’attaccante argentino. Trattativa sulla base di 22 milioni di euro: il club capitolino rientra in buona parte dall’investimento – del resto la giovanissima età del calciatore non permette di tenere in conto questioni relative all’ammortamento o alla svalutazione del cartellino – e guarda avanti alla ricerca di un valido sostituto che possa lasciare invariate le disponibilità d’organico per Garcia o chi sarà. Il futuro di Iturbe è tutto da valutare: i ventidue anni della carta d’identità impongono prudenza, c’è da dire certamente come i treni poi passino in fretta e non è consentibile perderne troppi. La Premier League può essere l’ambiente giusto per mettersi alle spalle un fallimento: le cose non sono andate nel verso giusto, del resto lo ha ammesso il diretto interessato nel congedarsi dalla Roma. Ora una nuova pagina: senza troppi rimpianti, da una parte e dall’altra.