2013

25^ giornata, l?analisi: bufera Inter, orgoglio Roma. Napoli lento, rilancio viola, brillano Catania e Sau

Pubblicato

su

Venticinquesimo turno ricco di inattesi risvolti: la Juventus cade per la quarta volta in campionato sul campo della Roma in una partita che sulla carta era a malapena da disputare. Il Napoli non ne approfitta in pieno e recupera un solo punto dalla capolista e vede il Milan avvicinarsi con insistenza, mentre perde clamorosamente la Lazio in quel di Siena. Crolla l’Inter a Firenze, analizziamo nel dettaglio quanto accaduto in una tornata calcistica distribuita addirittura su quattro giorni.

LA JUVE CADE, IL NAPOLI FRENA – Considerando il particolare periodo vissuto da Juventus e Roma la partita sembrava conoscere anticipatamente il suo esito: accade invece l’impensabile, con i bianconeri scarichi mentalmente dopo l’impresa del Celtic Park ed incapaci di mettere sul piatto la solita determinazione agonistica ed intensità di gioco grazie al quale asfalta buona parte dei suoi avversari. La Roma, trascinata da un Totti superbo ed oramai campione senza tempo, riesce ad approfittare del regalo e dà una scossa al suo deludente campionato: il target minimo fissato dalla società è oramai svanito, ma l’imperativo odierno è la normalità ed è grazie a questa illustre sconosciuta che la Roma proverà a rialzare la testa. Il Napoli non riesce a spaventare la capolista perché non va oltre il pari contro una Sampdoria ben organizzata e sempre attenta nelle situazioni di gioco: partenopei lenti, Insigne è un calciatore che riesce ad incidere – peraltro a tratti – soltanto quando impiegato a gara in corso per sfruttare la sua rapidità e la stanchezza degli avversari, mentre Pandev, in un calcio che va nella direzione dell’intensità di gioco, non ha la velocità per fare la differenza. Il risultato è che basta una giornata no di Hamsik e Cavani per risultare spuntati e mai effettivamente continui e pericolosi.

IL MILAN CORRE, L’INTER FRANA, IL CATANIA VOLA, BLACKOUT LAZIO – Un Milan a ritmi elevatissimi – nessuno come i rossoneri dalla nona giornata in poi – corre verso il piazzamento Champions sfruttando l’ottimo lavoro di Allegri ed il ritrovato entusiasmo portato in dono dall’approdo di un Balotelli che già viaggia su medie realizzative impressionanti. Parma ordinato ma piuttosto timido ed in evidente flessione di risultati nel 2013. In casa Inter è bufera: la preoccupazione va oltre il pesante risultato, squadra assolutamente priva di solidità e di uno straccio d’idea di gioco, l’analisi investe anche l’operato di uno Stramaccioni che non può più nascondersi dietro gli alibi di una stagione complicata da alcune rivedibili decisioni societarie. Calcio spettacolo per la Fiorentina di Montella: l’appannamento dell’ultimo mese sembra superato in nome di una proposta calcistica quasi mai venuta meno. I viola sono abili nel palleggio ma accelerano improvvisamente, abbinando la qualità complessiva della squadra alla capacità di trovare diverse soluzioni finali. A Montella il compito di sistemare la difesa per puntare davvero in alto. Vola il Catania di Maran: i distacchi di cinque punti dal Milan e quattro dall’Inter – dopo venticinque giornate – danno la dimensione di quanto di eccezionale si stia compiendo. Vittima odierna un Bologna che gravita in zone pericolose di classifica e chiamata a ringraziare l’inconsistenza delle dirette avversarie. La Lazio non approfitta degli stop di Napoli e Juventus e subisce una clamorosa sconfitta da un Siena che non vuole saperne di mollare la rincorsa verso una salvezza che avrebbe del clamoroso: il neoacquisto Emeghara si è integrato alla perfezione e la squadra vive attualmente un trend positivo.

LE ALTRE: IL CAGLIARI DI SAU, GENOA IN SERIE POSITIVA – Marco Sau è alla sua decima rete stagionale nell’anno di battesimo in Serie A: il Cagliari si aggrappa alle sue spalle per superare un Pescara il cui organico non è idoneo per la massima serie e ritrovare serenità dopo una complessa settimana che ha visto protagonisti episodi extracalcistici. Il Genoa di Ballardini batte l’Udinese ed è in serie positiva da quattro giornate – due vittorie ed altrettanti pareggi – per una novità assoluta in una stagione palesemente complessa; male l’Udinese sotto il profilo dell’approccio, impensabile non sfruttare una coppia del calibro di Di Natale-Muriel e lasciare per la seconda volta consecutiva il colombiano in panchina. Il Torino ha la meglio su una discontinua Atalanta grazie alla ritrovata vena di un Cerci su livelli mai toccati nella sua esperienza in Serie A e dà definitiva tranquillità alla sua classifica. Programma chiuso dal pari tra Chievo e Palermo: poco male per i veronesi, situazione allarmante per un Palermo che non riesce ad ingranare la marcia e vede avvicinarsi pericolosamente lo spettro di una clamorosa retrocessione.

Exit mobile version