2012

18^ giornata, l?analisi: Juve schiacciasassi, sarà bagarre per la Champions

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Con il diciottesimo turno archiviato va agli annali anche il 2012 calcistico: la giornata di campionato conferma tendenze già consolidate, con una Juventus sempre più padrona indiscussa della Serie A ad assistere alla bagarre che inevitabilmente si scatenerà per i due restanti accessi alla prossima Champions League. Segue un’analisi di quanto accaduto nelle ultime sfide dell’anno.

LA JUVE PASSA A CAGLIARI… O MEGLIO A PARMA – Cellino può prendersela con il mondo intero ma dovrebbe partire da chi ha le responsabilità di quanto sta accadendo a Cagliari in tema stadio: un teatrino poco edificante per il complesso del nostro calcio per cui si auspica possa giungere presto la parola “fine”. Attenendoci strettamente al campo, la Juventus – pur non disputando una delle sue migliori gare – emerge con forza nella ripresa, sfruttando poi agevolmente la superiorità numerica dopo l’espulsione di Astori: l’esito finale premia ancora i bianconeri, esaltati da una doppietta del redivivo Matri e dall’impatto di Vucinic sulla gara del Tardini, e frustra il buon approccio iniziale di un Cagliari che poi alla lunga si è sfaldato sotto i colpi dell’assedio juventino.

CHAMPIONS: LA FIORENTINA VOLA, LA ROMA RINCORRE – La novità più gradita della prima metà di stagione è senza dubbio la squadra di Montella: superati i limiti iniziali in termini di concretezza, oggi la splendida manovra architettata da un centrocampo di assoluto spessore trova sfogo nelle realizzazioni degli attaccanti. Questa volta è Jovetic a decidere la sfida di Palermo contro dei padroni di casa apparsi in enorme difficoltà nei confronti del palleggio viola. Fuochi d’artificio all’Olimpico: la Roma devasta il Milan riportando macerie in casa rossonera, e lo fa tramite l’unico canale conosciuto da Zeman, il gioco. Qualità massima ed intensità finalmente considerevole, è da segnalare una frase del tecnico boemo nel post-gara: “Non siamo in grado di gestire un risultato”. Il senso è: siamo in grado soltanto di attaccare ed è questa l’unica strada per ottenere risultati. Il prossimo passo a cui è chiamato Zeman è proprio quello di lavorare attentamente su questo aspetto, a partire dalla consegna delle geometrie giallorosse ad un fenomeno quale Daniele De Rossi, irrinunciabile e titolare in tutti i club mondiali.

LAZIO CONSAPEVOLE, RIPARTE IL NAPOLI, MALE L’INTER – Risultato di ampia portata quello conseguito dalla Lazio al Marassi: l’avversario non è altamente credibile, ok, ma la squadra di Petkovic aveva finora palesato evidenti limiti nella gestione delle trasferte, esame ieri superato con determinazione, consapevolezza nei propri mezzi e quel cinismo che non guasta. Il Napoli tira fuori la testa dal pozzo in cui era crollato sotto i colpi ravvicinati della bestia nera Bologna e vince all’Artemio Franchi di Siena dopo una prestazione non propriamente da ricordare: il merito però è di aver ottenuto un risultato fondamentale in un momento psicologicamente complesso, fattori che danno coesione ad un gruppo che vuole continuare a stupire. L’Inter di Stramaccioni non ha gioco: manca un centrocampista in grado di organizzarlo – c’era Sneijder, è vero – e manca ancora di più l’impronta del suo tecnico. Nerazzurri in difficoltà contro un Genoa sul quale tutti avevano passeggiato fino ad oggi, preoccupa l’eccessiva lentezza della manovra.

LE ALTRE: L’UDINESE DI MURIEL, STAVOLTA MALE IL CATANIA – La squadra di Guidolin non passa contro un’Atalanta non all’altezza nell’ultimo mese del suo rendimento medio ma ritrova finalmente Luis Muriel: schierato a sorpresa dal primo minuto, alla prima palla giocabile il colombiano ha fatto centro ed è inevitabilmente da questa pietra che ripartirà il progetto Udinese. Il Catania cade a Pescara ed è un pesante passo indietro nel suo progetto di crescita: l’avversario ha dimostrato di non possedere un organico propriamente all’altezza della massima serie, ma i siciliani sono risultati troppo leziosi, un atteggiamento errato che si è tradotto nella beffa finale della rete di Togni. Ottima vittoria esterna del Parma sul campo di un Bologna incapace nel dare continuità alle belle vittorie del San Paolo: Donadoni rilancia con forza una classifica che vede la sua squadra all’ottavo posto solitario. Programma concluso dalla vittoria interna del Torino sul Chievo: granata che tornano alla vittoria dopo sei giornate, sull’onda della buona prestazione di Cerci, clivensi che interrompono la serie di tre vittorie consecutive palesando qualche evidente limite di organico e proposta di gioco.

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