2012
15^ giornata, l?analisi: tutto invariato in cima, il Milan si alza sui pedali
La parafrasi ciclistica è opportuna per descrivere quanto accaduto nel quindicesimo turno di campionato: vincono tutte in vetta tranne la rimaneggiata Fiorentina, il Milan si è finalmente alzato sui pedali per lasciare il gruppo e tentare la rincorsa ai fuggitivi.
VINCONO FACILE JUVE E NAPOLI – Inizialmente piuttosto equilibrato, il derby di Torino è stato rovinato dalla follia di Glik – fallo intenzionale sulla linea di centrocampo – che ha spianato la strada ad una Juventus arrembante: con la superiorità numerica il dominio è stato insindacabile, le azioni da gol sono piovute a ripetizione e si è esaltato Marchisio con due reti ed una prestazione piena di colpi tecnici da prezzo del biglietto. Parziale il giudizio sul Toro: bene fino all’espulsione di Glik, poi palesemente in difficoltà. Il Napoli passeggia su un Pescara probabilmente organico più debole della massima serie: dislivello qualitativo enorme, i partenopei concludono in goleada una pratica già archiviata prima di essere avviata. Ancora una doppietta per il Matador Cavani, prestazione superba di Gokhan Inler, autore a sua volta di una doppietta di altissima fattura con due potenti e precise conclusioni dalla lunga distanza.
INTER FORTUNATA, PASSO FALSO VIOLA – La squadra di Stramaccioni conferma il suo enorme calo in termini di qualità di gioco e tensione mentale registrato dopo la splendida vittoria dello Juventus Stadium. La prestazione contro un Palermo propositivo ma un po’ troppo leggero è scadente, gli attaccanti non trovano mai uno spunto degno di nota: arriva la vittoria in modo completamente fortuito grazie alla goffa autorete di Garcia, che risolleva il morale ad una squadra poco tonica. La Fiorentina finora non aveva mai pagato le assenze grazie allo splendido lavoro di Vincenzo Montella, che ha trasmesso gioco ed identità tali che la sua squadra non dipendesse da alcun singolo: ieri, come è normale e giusto che sia, qualcosa si è avvertito anche sul piano della prestazione contro una Sampdoria ancora mal organizzata ma più reattiva sul piano fisico. La Fiorentina resta una realtà intoccabile di questo torneo, di cui rappresenta ad oggi la novità più gradita.
CORRONO ANCHE LE ROMANE – La Lazio in casa non perde un colpo e bissa la bella vittoria contro l’Udinese superando il Parma, non però con una prestazione altrettanto positiva. Ma il merito di Petkovic risiede anche qui: trovare i tre punti anche in giornate poco favorevoli, fattore che dà ulteriore credibilità al progetto Lazio. Al Parma resta soltanto una buona gara, e probabilmente la carenza di un attaccante di livello che possa finalizzare efficacemente. La Roma vince in rimonta contro un Siena piuttosto debole in termini di organico, disputando un secondo tempo di enorme intensità agonistica e qualitativa: Destro si prende finalmente la Roma e segna anche il gregario campione del mondo Simone Perrotta, per la terza vittoria consecutiva che seppur contro squadre decisamente alla portata testimonia la ricerca positiva di una certa determinazione. Presto per parlare di continuità, ma si inizia ad intravedere qualità.
LA CORSA AD OSTACOLI DEL MILAN – Allegri ha rialzato la testa di un Diavolo che quantomeno oggi ci prova. Il gruppo ha assorbito almeno in parte l’addio del gruppo storico dello spogliatoio rossonero, iniziando ad assumersi determinate responsabilità; il tecnico toscano ha finalmente trovato soluzioni di gioco alternative alla partenza di Ibra, appoggiandosi correttamente sullo smisurato talento di Stephan El Shaarawy, a soli 20 anni oggi anima di una squadra così importante. Manca troppo all’organico in termini di solidità difensiva, ma il Milan riparte ufficialmente da Catania. I padroni di casa, ancora penalizzati da decisioni arbitrali contro squadre di un certo rilievo, soffrono l’assenza di Gomez – unico attore in grado di dare imprevedibilità alla manovra offensiva – e, in inferiorità numerica, palesano limiti difensivi evidenti.
LE ALTRE: UDINESE A VALANGA, SPROFONDA IL GENOA – La squadra di Guidolin si rialza dopo la brutta sconfitta di Roma e serve il poker ad un Cagliari il cui problema principale sembra essere la discontinuità sia all’interno della gara che nel complesso della stagione. Il Genoa non conferma la vittoria di Bergamo e ritorna nel baratro, beffata in casa dal Chievo di un super Paloschi, autore di una tripletta e Mvp della quindicesima giornata. Programma chiuso dalla vittoria del Bologna sull’Atalanta: padroni di casa trascinati da Diamanti e con un Gabbiadini finalmente all’altezza della situazione, ospiti in calo rispetto alla fase della stagione in cui non mancavano prestazioni e continuità di risultati.