11^ giornata, l?analisi: Strama, e ora che fai? Il Napoli si defila - Calcio News 24
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2012

11^ giornata, l?analisi: Strama, e ora che fai? Il Napoli si defila

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Ricco di elementi di riflessione l’undicesimo turno di campionato: spicca la fine dell’imbattibilità della Juventus di Antonio Conte, dopo ben 48 partite. Impossibile non complimentarsi con il gruppo bianconero per quanto mostrato fino ad oggi. Ecco l’analisi nel dettaglio di quanto accaduto nel recente weekend.

L’INTER FA LA PARTITA PERFETTA – Dopo aver preparato con cura la gara, aver rischiato un assetto spregiudicato e subito un gol irregolare dopo una manciata di secondi, qualsiasi squadra avrebbe ceduto di fronte al tritacarne Juve. Stramaccioni e i suoi uomini però non si sono dati per vinti, forti di un’impostazione chiara della partita e di una condizione atletica strepitosa. L’Inter ha pressato altissimo tutti gli avversari, Pirlo o non Pirlo che fossero, ha tenuto palla nella metà campo avversaria e ha sorpreso la Juve per coraggio e determinazione. I bianconeri non potevano aspettarsi un avversario di tale calibro e non hanno retto la sfida sul piano dell’agonismo. Né della qualità della manovra. Chi vi scrive ha indicato – nell’editoriale di fine mercato – l’Inter quale unica antagonista credibile alla favorita Juventus: nulla da eccepire dunque sull’organico, qualche incertezza risiedeva nella scelta di affidare una macchina così competitiva ad un allenatore ancora troppo inesperto. Dubbi confermati nelle prime battute della stagione, dubbi che Stramaccioni sta fugando strada facendo, in termini di coraggio delle scelte e qualità della sua proposta. Ora però arriva il bello: l’Inter non può più nascondersi e giocare il ruolo di outsider del torneo, ma giocoforza ha gettato la maschera ed è chiamata ad una stagione da protagonista. Ecco l’esame della personalità: Stramaccioni può reggere l’impatto della pressione? Il tempo sarà tiranno.

IL NAPOLI SI DEFILA, SALE LA FIORENTINA – La squadra di Mazzarri si defila almeno momentaneamente da una lotta scudetto che la sua piazza e gran parte dei media gli hanno voluto frettolosamente assegnare, salvo poi rinnegare tutto al primo intoppo della stagione. La partita contro un propositivo Torino racconta – oltre la gaffe di un Aronica inadeguato – di una squadra in difficoltà, alle prese con tutti i suoi limiti di organico non compensati nell’ultima campagna acquisti. Il Napoli è chiamato a tornare in Champions League, non oltre: se qualcosa in più dovesse arrivare sarà un miracolo, qualcosa in meno un fallimento. La Fiorentina fa sul serio, batte un Cagliari non in grado di proseguire la striscia di quattro vittorie consecutive, e si porta a soli due punti dalla terza piazza occupata proprio dal Napoli: possesso palla di qualità, sovrapposizioni dei laterali ed imposizione della propria manovra continuano ad essere i diktat di Montella a prescindere da chi va in campo.

LA ROMA CERCA CONTINUITA’, LA LAZIO CEDE – La squadra di Zeman supera a valanga un Palermo impresentabile e ritorna alla vittoria: i numeri freddi – miglior attacco e penultima difesa – descrivono l’essenza di una squadra zemaniana più di quanto lo faccia il campo. Trame offensive che si vedono solo a tratti, errori difensivi più tecnici che legati a difetti di equilibrio generale. Il valore degli attaccanti ad ogni modo è altissimo, nel computo della fase difensiva appare imprescindibile l’impiego di Burdisso, che con Balzaretti è l’unico tra i difensori giallorossi a poter vantare esperienza nel nostro torneo. La sfida ora è la continuità di risultati, a partire dal derby di domenica prossima contro una Lazio in piena crisi d’identità, e sopraffatta da un devastante Catania. Brilla la stella del Papu Gomez, calciatore pronto al salto di qualità in una squadra dalle ambizioni maggiori ed oggi trascinatore di un Catania le cui basi si fondano sull’eccellente lavoro di Vincenzo Montella. Derby esame anche per una Lazio che perde punti, convinzione e tranquillità.

LE ALTRE: SEGNALI DI MILAN, SPROFONDA FERRARA – I rossoneri spazzano via un Chievo inconsistente con il roboante risultato di 5-1 che può dare fiducia ad un gruppo in piena ricostruzione anche sotto il profilo del morale. Allegri si affiderà ora al 4-2-3-1, modulo che per caratteristiche dell’organico può garantirgli un numero maggiore di occasioni da gol. La Sampdoria è alla sesta sconfitta consecutiva, ancora una partenza traditrice per un Ferrara in enorme difficoltà di gestione: ne approfitta l’Atalanta, alla seconda vittoria di fila contro squadre più accreditate. Bologna e Udinese pareggiano, un punto a testa che penalizza soprattutto la squadra di Pioli controfigura della scorsa stagione. Il Siena torna a rincorrere una classifica penalizzata dal calcio scommesse superando un Genoa la cui cura Delneri non dà alcun frutto. Programma chiuso dalla vittoria a sorpresa del Pescara sul Parma: abruzzesi che si risollevano dalle sabbie mobili della classifica, Parma che non dà continuità alla striscia delle tre vittoria consecutive.

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