2012
10^ giornata, l?analisi: ancora Pogba, il Napoli cede. Roma rimpiange Montella
Indicazioni importanti quelle che il decimo turno di campionato lascia in eredità: analizziamo nel dettaglio quanto accaduto nel secondo turno infrasettimanale della Serie A 2012-2013.
LA JUVE CORRE, L’INTER A RUOTA – Vincono le prime due forze del campionato, non senza soffrire. La Juventus disputa una prova convincente – contro un Bologna in piena crisi d’identità – sotto il profilo dell’agonismo e delle occasioni da gol, ma trova solo nei minuti di recupero la rete della definitiva vittoria. L’uomo decisivo è ancora Paul Pogba, l’impatto del calciatore francese con il nostro torneo è devastante: forza fisica, qualità ed abilità nella conclusione da fuori lo rendono un centrocampista totale e pedina in più nello scacchiere tattico di Antonio Conte. L’Inter va inizialmente sotto in casa contro la Sampdoria, palesando amnesie difensive da cancellare quanto prima se l’obiettivo vuole essere quello di dare fastidio alla super favorita Juve. Sulla fase offensiva poco da obiettare: il tridente Milito-Palacio-Cassano è un concentrato di talento ed efficacia, in grado di alterare risultati sfavorevoli come accaduto contro una modesta Samp il cui allenatore è sempre più in crisi. Il centrocampo sorregge bene le trame d’attacco, qualcosa da rivedere nella tenuta generale della squadra. Lo scontro diretto arriva nel momento migliore per comprendere quali potranno essere – e se ci saranno – gli equilibri dell’attuale campionato.
IL NAPOLI CADE ANCORA, LA LAZIO NON REAGISCE – Gli uomini di Mazzarri non disputano una delle peggiori prove all’Atleti Azzurri d’Italia contro un’Atalanta abile a sfruttare l’unica occasione degna di tale nome. Le occasioni create dai partenopei nella ripresa non trovano finalizzazione, l’assenza di Cavani si riflette in quell’assenza di cattiveria sotto porta, limite evidente per una squadra che ambisce al massimo. Debole la prestazione del tandem Pandev-Insigne: il macedone cresce nella ripresa ma – se non nelle migliori condizioni fisiche – appare troppo lento per poter incidere, il giovane attaccante fallisce due clamorose occasioni, risultando a tratti troppo lezioso. Dopo il convincente avvio di stagione, la Lazio perde punti e tranquillità: la disfatta di Firenze ha inciso sia in termini di squalifiche – troppo pesanti le assenze di Ledesma ed Hernanes – che sul morale di una squadra ora alle prese con un momento complesso. Ne approfitta il Torino che, senza strafare, porta a casa un buon punto su un campo difficile che dà morale ad un gruppo atteso da una stagione molto complessa.
ROMA, FIORENTINA, MONTELLA – In casa Roma oramai è un disastro senza fine. L’ennesima sconfitta sembra togliere punti alla linea di credito che la piazza ha aperto con entusiasmo al ritorno di Zeman. Detto e ridetto, responsabilità più appartenenti alla società che al tecnico, il risultato attuale ad ogni modo va ben al di sotto delle aspettative iniziali. “Impossibile pensare ad un’altra stagione di transizione”, ha tuonato capitan Totti nel post gara, sebbene la sensazione attuale sia proprio questa. Il Parma prende e porta a casa, bissando il successo di Torino e fortificando una classifica tornata a sorridere dopo il rinnovo contrattuale firmato da Donadoni. Applausi per Vincenzo Montella: la sua Fiorentina ammirata in quel di Genova è una macchina già certificata. Possesso palla di qualità, accelerazioni improvvise, sovrapposizioni dei laterali e buona tenuta difensiva: il tutto raggiunto in un breve lasso di tempo da un tecnico nuovo con un organico in larghissima parte rinnovato. Resta solo da complimentarsi con un tecnico allo stato dei fatti rimpianto dalla tifoseria giallorossa. Il Genoa è alla ricerca di se stesso e di un modulo che possa esaltare le caratteristiche dei suoi componenti, Delneri è chiamato a sbrogliare una situazione di per sé complessa.
LE ALTRE: CONTINUA LA CORSA DEL CAGLIARI, BUON MILAN NELLA RIPRESA – L’approdo sulla panchina sarda del duo Pulga-Lopez è tra i più felici che si ricordano nel recente passato: quattro vittorie consecutive e Cagliari in zona Europa dopo uno degli avvii più complessi della squadra di Cellino. Il Siena dopo un avvio bruciante paga qualche scoria. Il Milan non passa al Barbera ma lancia i primi segnali di rinascita: dopo un primo tempo disastroso, la reazione nella ripresa è convincente. Mole di gioco considerevole, seppur contro un Palermo abbastanza modesto, due i gol siglati, più volte sfiorato il terzo: ottimo l’impatto di Bojan con la gara, letale El Shaarawy, alla settima siglatura e capocannoniere del torneo. Pari tra Udinese e Catania: padroni di casa che non danno continuità alle due ultime vittorie – Di Natale quattro reti in due gare – ed ospiti abili ad imporre il proprio gioco anche al di fuori delle mura amiche. Programma chiuso dalla vittoria del Chievo sul debole Pescara: clivensi deficitari sotto il piano del gioco, abruzzesi deboli in termini di tenuta complessiva.