Anfield, un tabù da sfatare: Balotelli è già un idolo - Calcio News 24
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2014

Anfield, un tabù da sfatare: Balotelli è già un idolo

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Quanti flop italiani sotto la Kop: da Borini ad Aquilani, ma Balotelli è un’altra storia

LIVERPOOL BALOTELLI ITALIA – Un altro italiano approda ad Anfield. Il quinto, nella storia dei Reds. Supermario Balotelli torna in Inghilterra, dove è riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi del Manchester City e, soprattutto, dei tabloid: gol, grandi giocate e tanti, tantissimi scivoloni extracalcistici. Troppi, probabilmente. Per Balotelli, adesso, l’occasione più ghiotta: diventare l’idolo di Liverpool e del Liverpool, un compito mai riuscito a nessuno degli azzurri che sono stati protagonisti sotto la Kop.

IL BORO – Nemmeno a Fabio Borini, acquistato per quasi 14 milioni di euro dalla Roma nell’estate del 2012. Lo ha voluto fortemente Brendan Rodgers, rimasto impressionato dalle sue qualità avendolo allenato per poco meno di sei mesi allo Swansea. Fiuto del gol, tecnica ma, soprattutto, grande spirito di sacrificio. Risultato? 20 presenze (per lo più spezzoni, a dir la verità) e 2 reti in una stagione. Per il momento il ‘Boro’ è a disposizione del manager dei Reds, dopo l’ottima annata con la maglia del Sunderland. Per il momento, però: i Black Cats farebbero carte false pur di riaverlo allo Stadium of Light (Poyet si è spinto ad offrire 15 milioni di euro per il suo cartellino), ma Borini ha rispedito al mittente l’offerta. 

POCA FORTUNA – Non è andata meglio ad Alberto Aquilani e Andrea Dossena, due ‘flop’ di lusso del mercato del Liverpool negli ultimi anni. Il primo, chiamato a prendere l’eredità di Xabi Alonso, è stato tartassato da una infinita serie di infortuni: il Principino, pagato oltre 20 milioni di euro, lasciò Anfield dopo una sola stagione. Tutt’altro che positiva… Un po’ la stessa sorte toccata a Dossena: nella città dei Beatles, l’ex esterno dell’Udinese ha faticato a trovare spazio, togliendosi la soddisfazione, però, di segnare due gol storici. Il primo, in Premier League, con un pallonetto da urlo ad Old Trafford: l’undici di Benitez si impose per 4-1 sui Red Devils. Il secondo in Champions League, nel 4-0 inflitto al Real Madrid.

IL PRIMO – È andata peggio a Daniele Padelli, il primo degli italiani ad approdare a Liverpool. Sei mesi da terzo portiere, alle spalle di Reina e Dudek. Una sola partita in campionato, l’ultima, e un biglietto di ritorno in Italia prenotato immediatamente. Destinazione Pisa, in Serie B: dalla Premier League alla cadetteria, un passo indietro non indifferente.

MB45 – Ora tocca a Balotelli, la cui storia, però, non potrà essere minimamente paragonata a quella degli altri azzurri. Perché è Supermario, una celebrità del calcio inglese, e perché conosce già la Premier League, avendola vinta con i Citizens. Il primo passo, adesso, sarà familiarizzare con la Kop, molto più di una semplice tifoseria. Pronta a sostenerlo anche nei momenti di difficoltà, perché nessuno, ad Anfield, «will never walk alone». A maggior ragione se ti chiami Mario Balotelli…