2009
Aic, le ragioni dello sciopero
La decisione dell’Assocalciatori di scioperare il 25-26 settembre ha spaccato in due il mondo del calcio in Italia. Ma quali sono le ragioni di una tale decisione così drastica? La Gazzetta dello Sport prova a spiegarle in otto punti.
IL CONTRATTO: per la Lega deve essere flessibile, con i soldi in gran parte legati ai risultati, l’Aic accetta la parte variabile solo per il 50%.
L’ESCLUSIVA: per la Lega il calciatore deve fare soltanto il calciatore, per l’Aic deve restare libero di decidere cosa fare fuori orario calcio.
IL COMPORTAMENTO: la Lega chiede codici ferrei di condotta ed etica anche fuori dal campo, l’Aic è per mantenere libertà assoluta nel tempo libero.
LE CURE: le società chiedono che dipendano esclusivamente da specialisti di fiducia del club, i giocatori vogliono restare liberi di scelta facendo pagare al club.
LE SANZIONI: automatiche per i club in caso di mancanze classiche, l’Aic vuole restino di volta in volta decise dal collegio arbitrale.
GLI ARBITRI: la Lega vuole riformare il collegio arbitrale con un presidente esterno al calcio, l’Aic insiste per non toccarlo, con presidente sorteggiato tra quelli designati da Lega e Aic.
LA PREPARAZIONE: per la Lega il tecnico deve avere la possibilità di decidere di far allenare anche in più gruppi, l’Aic è per mantenere il gruppo unico.
I RIFIUTI: la Lega chiede che un giocatore non possa rifiutare il trasferimento ad un club di stessa qualità e con soldi garantiti. Se rifiuta, risoluzione del contratto ma pagamento del 50% dell’emolumento e libertà di firmare con chi vuole. Per l’Aic è reintroduzione del vincolo.